Attacca a J-BEER e POP BEER la spina del tuo impianto
I nostri software gestionali dedicati al birrificio supportano la transizione digitale del biriificio e sono già predisposti alla comunicazione con alcuni tra i principali produttori di Harware e System integrator.Scegli il software più adatto alle tue esigenze per gestire la filiera produttiva, la contabilità, la tracciabilità dei prodotti automatizzando i processi relativi alla telematizzazione delle accise.Dopo aver contribuito alla realizzazione del primo birrificio artigianale 4.0 in Italia (Birrificio Artigianale Napoletano), abbiamo investito forze e risorse per integrare nei nostri software nuovi strumenti e tecnologie a supporto della transizione 4.0 del birrificio.
La verticalità e l’ampia diffusione nel settore dei nostri applicativi, ci hanno permesso di avviare collaborazioni stabili con alcuni tra i principali produttori di impianti in commercio (TMCI PADOVAN/EASYBRAU VELO, SPADONI, GAI, EMMA, WILDGOOSE, ALFATEK, SYATECH, TOSCANA INOX, FT SYSTEM, APE IMPIANTI, COMAC ITALIA, FERRERO).
Per offrire a tutti i nostri clienti l’opportunità di acquisire in birrificio tecnologie digitali di ultima generazione con investimenti sostenibili e su misura per ogni esigenza, abbiamo sviluppato ed integrato nei nostri software J-HUB 4.0, un modulo di interconnessione industry 4.0 facilmente configurabile per comunicare in maniera bidirezionale con qualsiasi impianto di produzione e confezionamento tramite protocolli MODBUS/TCP, OPC/UA e ODBC.
Grazie a questa tecnologia innovativa con J-BEER e POP BEER puoi ottenere i benefici previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza ed al contempo garantirti una digitalizzazione completa, reale, efficace del ciclo di produzione aziendale apportando benefici reali in termini di:
- comunicazione continua ed immediata tra impianto e gestionale
- ottimizzazione dei tempi di produzione, logistica e amministrazione
- tracciabilità e rintracciabilità dei processi, precisione dei dati elaborati
- generazione automatica documenti di produzione, condizionamento e confezionamento
- monitoraggio continuo dell’impianto, anche da remoto
- massima resa e limitazione di errori umani
- sostenibilità dei costi e rapidi ritorni di investimento
Piano Nazionale Transizione 4.0
In un periodo in cui molte aziende hanno subito ingenti danni a causa della pandemia e di una situazione economica generale non certo facile, le agevolazioni legate al credito di imposta sono viste come una svolta per permettere alle PMI di riprendersi dalla crisi e rilanciarsi nell’ottica di una innovazione digitale, sostenibile e formativa, volta ad un aumento di produttività, efficientamento e ottimizzazione della filiera, con conseguenti positive ricadute a livello occupazionale ed economico.
Cosa prevedono le misure del piano di transizione 4.0
Il Senato ha approvato (27 aprile 2021) il testo del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), inserendosi nel Next Generation EU (NGEU), che prevede un pacchetto da 750 miliardi di euro concordato dall’Unione Europea in risposta alla crisi pandemica.
Il piano di transizione 4.0 prevede finanziamenti per l’innovazione/digitalizzazione dei processi produttivi tramite parametri e misure specifiche riguardanti investimenti su beni capitali, ricerca, sviluppo e innovazione ed attività di formazione alla digitalizzazione.
È iniziata dunque una corsa, da parte dei fornitori di macchinari (impianti e attrezzature per produzioni di avanguardia tecnologica), software e servizi, per fornire pacchetti completi (anche tramite joint venture aziendali), che possano garantire ai produttori l’accesso agli incentivi.
Ma l’accesso alle facilitazioni non è poi così semplice:
Secondo le ultime indicazioni, le aziende saranno tenute a “certificare” la validità degli investimenti tramite tecnici incaricati. Per accedere alle agevolazioni sul credito di imposta non basterà dunque un’autocertificazione, ma un’asseverazione ufficiale che attesti il reale beneficio degli investimenti sulla digitalizzazione dei processi produttivi e del reale utilizzo e costante fruizione delle innovazioni tecnologiche apportate.OggettoAliquotabeni materiali 4.0al 50% del costo per investimenti fino a € 2,5 mln;
al 30% per la quota compresa tra € 2,5 milioni e € 10 mln;
al 10% per la quota compresa tra € 10 mln e € 20 mln;beni immateriali 4.0fino al 20% per investimenti 2021 fino a 1 milione di euro;
40% del costo per la quota di investimenti fino a € 2,5 mln;
20% per la quota compresa tra € 2,5 mln e € 10 mln;
10% per la quota compresa tra € 10 mln e € 20 mln;beni funzionali allo smart workingl’aliquota aumenta fino al 15%;beni ordinaripari al 6% del costo nel limite massimo di costi ammissibili fino a 2 milioni di euro.ricerca, sviluppo, innovazione e designdal 6% al 10% con massimale da 1,5 a 2 milioni, per innovazione tecnologica e design.
L’aliquota sale fino al 15% per progetti di innovazione tecnologica legati alla transizione tecnologica o innovazione digitale 4.0;formazione 4.050% delle spese ammissibili e nel limite massimo annuale di 300mila euro per le piccole imprese;
40% per le medie imprese nel limite di 250 mila euro;
30%, sempre nel limite massimo annuale di 250mila euro, per le grandi imprese.Cosa importante da sapere: le agevolazioni sono cumulabili con altri finanziamenti come quelli regionali, nazionali o europei.