Alcune tra le più famose case di produzione di software per studi professionali stanno veicolando informazioni non corrette, volte a condizionare le scelte dei commercialisti e dei propri assistiti, per indurli a non adottare soluzioni indipendenti per la gestione della fatturazione elettronica.
Di conseguenza le software house indipendenti si trovano quotidianamente a dover fronteggiare una concorrenza spietata e sleale.
Anche stamani ci siamo trovati a discutere con un commercialista, che voleva costringere un proprio assistito e utilizzatore del nostro software gestionale ad esternalizzargli i processi di invio e ricezione delle fatture, asserendo che il proprio software di contabilità non avrebbe potuto importare i file xml prodotti da altri software gestionali.
Ma per sua stessa definizione, il tracciato XML della fattura elettronica è un formato universale: lo stesso, anche quando prodotto da software diversi, rispetto ai gestionali in uso, deve rispondere ad un unico modello regolato dalla Legge italiana.
Asserire, quindi, che un software di contabilità possa essere danneggiato o addirittura non possa acquisire ed interpretare automaticamente il contenuto di un file xml, in quanto prodotto o transitato attraverso un sistema o un software diverso dal proprio, corrisponde a veicolare una cattiva informazione. Se poi questa informazione viene utilizzata per condizionarne le scelte dei Clienti, si sconfina nel campo della concorrenza sleale.
I Commercialisti, in realtà, non fanno altro che veicolare le informazioni ricevute dai fornitori dei propri software di contabilità.
E vi sembra corretto che nel momento in cui l’xml diventa un formato standard a cui tutti devono adeguarsi per obbligo di legge, a queste famose e già sin troppo tutelate case di software, dall’alto della loro posizione di forza, venga lasciata anche la possibilità di condizionare il mercato basando la propria politica commerciale su un concetto che mette in dubbio l’universalità stessa del file xml?
Si, perché noi software house indipendenti, abbiamo compiuto importanti investimenti per adeguare i nostri software a supportare pienamente i nuovi processi e quindi a poter emettere ed acquisire fatture in formato xml.
E lo abbiamo fatto, proprio per evitare di rimanere indietro dal punto di vista tecnologico rispetto ai grandi produttori, che oggi posso permettersi di utilizzare a proprio vantaggio ciò che in realtà dovrebbe essere messo in evidenza come un limite: ovvero la scelta (ponderata) di non garantire ai propri clienti (in questo caso i commercialisti) che i software gestionali da loro utilizzati (e per cui pagano profumati canoni di manutenzione normativa) siano in grado di supportare le fatture nel nuovo formato imposto dalla legge.